I "da Caylina", una famiglia di pittori

Ultima modifica 17 marzo 2021

Nel periodo compreso tra la seconda metà del quattrocento e la prima metà del cinquecento, fu attiva a Brescia una famiglia di pittori, i "da Caylina", originaria di Cailina, la nostra frazione.

Capostipite fu Pietro, che "migrò" verso Brescia già nei primi decenni del quattrocento ed iniziò l'attività di famiglia. Pietro ebbe tre figli, Antonia, che fu moglie del noto Vincenzo Foppa, Paolo (definito il"vecchio" per distinguerlo dal nipote) e Bartolomeo, anch'egli pittore, attivo principalmente a Pavia e padre di Paolo "il giovane".

Paolo il Vecchio è legato soprattutto alla storia dei municipi operando oltre che a Brescia, anche a Calvisano, a Nave e in numerosi centri della Valcamonica.

L'attività di Paolo il Giovane ebbe ancor più risonanza. Numerosissime sono infatti le opere da lui eseguite in gran parte della Lombardia. Basti qui ricordare il polittico della Deposizione nella chiesa di Sant'Angela Merici, il coro delle monache del monastero di Santa Giulia, la cappella della Vergine nella chiesa di San Salvatore, le Storie della Passione nella Pinacoteca Tosio Martinengo, gli affreschi di S. Giovanni a Edolo, gli affreschi nella chiesa di S. Antonio al Combo di Bormio, il polittico di S. Giorgio a Grosio.

Una famiglia di pittori che seppe stare al passo dei contemporanei Pietro da Cemmo e Vincenzo Foppa, ed anticipò le tendenze del Romanino e del Moretto.


Tracce di Paolo da Caylina a Villa Carcina?

Visualizza l'articolo apparso sul Bresciaoggi il 21.1.2006

Visualizza l'articolo apparso sul Giornale di Brescia l'8.9.2006

 

 Si ringrazia il Sig. Dario Raineri per la gentile concessione di parte del materiale qui pubblicato


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